Nessuno tranne te

D’accordo, il titolo è melenso, messo sicuramente solo per vendere di più, la copertina è “cuoricinosa” che di più non si può. C’è da chiedersi se una volta, magari per sbaglio, chi decide titoli e copertine si degni di leggere i libri di cui si occupa. Perché Cecile Bertod, l’autrice di Nessuno tranne te del 2015è dotata di un’ironia corrosiva e di un senso dell’umorismo acuto rari davvero. E non me la vedo a scegliere questo titolo, né tanto meno – ma tanto tanto meno – questa copertina…

Il sottotitolo in quarta di copertina, invece, è incisivo e riassume al meglio la trama: E se a un tratto la tua vita cambiasse completamente? Perché la vita di Trudy Watts viene stravolta da un avvenimento improvviso e scioccante che la porta a perdere, per una sera, la consueta razionale lucidità e ad accettare un lavoro come direttore di una filiale della sua banca sull’orlo del fallimento, situata in un ameno paesino della Scozia, lontanissimo in tutti i sensi dalla sua amata Londra dove, tra l’altro, è in attesa di un’importante promozione lavorativa.

Il libro ricorda piacevolmente un po’ Giù al nord (il mai troppo osannato e nel suo genere ineguagliato film francese del 2008, diretto da Dany Boom), un po’ – meno – il suo remake italiano stra-famoso Benvenuti al sud (del 2010 di Luca Miniero, interpretato da un bravissimo Claudio Bisio), con meno dolcezza e più acume, meno umorismo schietto, forse, ma molta più ironia, che non sempre guasta. E qui non disturba. Perché altrimenti il libro finirebbe sì per scadere in uno dei quei libri rosa dove la bella cittadina compassata e un po’ ingessata conosce il villico gestore del pub e viene travolta dalla sua rude mascolinità. Ma Trudy è una donna decisamente tosta che, anche quando non pare, sa quello che vuole o, quantomeno, prima o poi ha il coraggio di guardarsi dentro e scoprirlo con coraggio e determinazione, e anche una buona dose di fortuna, che non guasta mai. Per poi arrivare a capire, magari più poi che prima, che i sentimenti possono anche portare alla felicità, e si può essere buoni e fiduciosi senza farsi troppo male. Non sempre, almeno.

Citando i due film da cui il romanzo sembra prendere spunto, vi ho già detto anche troppo, temo, per cui vi lascio proseguire da soli nella lettura.

Aggiungo solo che i titoli dei capitoli sono piccoli capolavori di letteratura contemporanea “rosa-noir” (so che è una definizione che non esiste, probabilmente, ma magari la invento io, hai visto mai…), e le frasette messe in calce, all’inizio dei suddetti capitoli, da sole valgono la lettura del libro.

Qualche esempio: 

Tutto sommato posso ripiegare sulle tende, lo ha fatto anche Rossella O’Hara.” “Tu non hai le tende, hai le veneziane.” “Ma sono di un delizioso rosa pesca.”

“Questo è il giorno più bello della mia vita!” “Hai riorganizzato la scarpiera?” “No, il mio capo mi ha detto che sono brava” “Mmm…” “Non sei convinta?” “Non so…” “Cos’altro potrei desiderare?” “Non chiedere a me. Allo stato attuale ho pretese così basse che mi accontenterei di ritrovare le chiavi del garage.”

“Sicura di star bene?” “Certo! Perché me lo chiedi?” “No, sembrava…” “Tranquilla, ora vado a rilassarmi un po’. Tra un paio d’ore sarò come nuova”. “Trudy, quello è il balcone…”

“Non dovresti iniziare a socializzare con gli indigeni?” “E chi ti dice che non l’abbia già fatto?” “Ah sì? Quando?” “Stamattina ho twittato: Ciao Turiff! (Trudy si riferisce al paesino della Scozia in cui è stata esiliata)” “Non avrai esagerato?” “Ci ho pensato, ma ero invasa da un’insana ventata di ottimismo”.

“Sorpresa! Coraggio, apri il pacco”. “Fa’ che sia un ballerino cubano nudo. Ballerino cubano nudo. Ballerino cubano nudo”. “Ti piace?” “Ce… Certo. Mi serviva proprio un altro orologio”.

“Sarà davvero terribile ora che va via”. “Molto carino da parte sua”. “Ma quel mouse senza fili lo lascia?”

Ecc. ecc.

Per poi finire con i ringraziamenti a dir poco “insoliti”: 

Ringrazio me e me sola. Non vi sta bene? Ce ne faremo una ragione! […]

Che dire?

Altro che cuoricini… Strepitosa!

La vostra divertitissima, Greta

PS. Se per caso avete letto questo libro fatemi sapere cosa ne pensate. Oggi più che mai sarei curiosa di sapere il vostro parere… Ma adesso che ci penso sarei curiosa di sapere anche cosa ne pensate dei due film Giù al nord Benvenuti al sud perché a me, anche quelli, e anche se in due modi diversi, sono piaciuti parecchio…

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