Romantiche

Certi giorni non so proprio cosa guardare, che sia in streaming o in televisione; mi sembra di aver visto tutto ciò che di interessante è uscito; invece, una sera di qualche settimana fa, ecco spuntare un titolo accattivante: Romantiche, una vera chicca, che non avevo mai sentito nemmeno nominare, ma che vale tanto, a mio parere, ovviamente.

Si tratta di una commedia italiana del 2023, diretta e divinamente interpretata da Pilar Fogliati. Per la Fogliati si tratta del primo lavoro come regista, e direi che ha una strada molto promettente davanti a sé. Come attrice l’avevo scoperta e apprezzata nella carinissima serie TV del 2022 Odio il Natale, consigliata dalla nostra Greta, quindi da subito sono stata ben disposta verso questo nuovo film, che ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative, anzi, le ha superate.

Dall’immagine di copertina, in cui vengono immortalate quattro donne, non ho subito colto la cosa più importante: non si tratta di quattro attrici, ma è la stessa Pilar che interpreta tutti e quattro i ruoli! Non solo l’attrice impersona diversi caratteri e modi di fare, ma anche i dialetti, precisamente il palermitano e il romano (dopo aver recitato con accento veneto nella serie). Io sono rimasta incantata dalla sua bravura, lo ammetto.

Ma veniamo al film: la trama si divide in quattro storie distinte, tutte svolte intorno alla città di Roma, e hanno un particolare che le lega tutte e quattro: la dottoressa Panizzi, la psicologa, interpretata da Barbora Bobulova, da cui le protagoniste sono in terapia.

  • Eugenia Praticò si è trasferita a Roma da Palermo, con il grande sogno di diventare sceneggiatrice entro sei anni. Nonostante si sia prodigata a lungo per far conoscere la sua sceneggiatura, Olio su mela, non è ancora riuscita a sfondare, ma mantiene sempre alta la speranza di riuscire nel suo scopo e la fiducia in se stessa. È una donna tosta e sognatrice allo stesso tempo, con un carattere dinamico e divertente.
  • Uvetta Budini di Raso vive nel suo mondo decisamente naïf e deliziosamente superficiale; molto ricca di famiglia, non sa cosa voglia dire lavorare e quando, per fare “un’esperienza”, si fa assumere da un fornaio, beh, se ne vedono delle belle! In amore incappa sempre nella stessa problematica: fidanzarsi, senza saperlo, con uno dei suoi tanti cugini.
  • Michela Trezza vive a Guidonia, nella periferia romana, è in procinto di sposarsi con Ivano, il suo fidanzato storico, ma viene messa in crisi dall’arrivo del suo amore adolescenziale mai corrisposto, Fausto, tornato in paese dopo molti anni di assenza. Michela è un’anima semplice, nel senso buono del termine, ingenua e buona.
  • Tizia de Tiberis è la classica tipa tosta, parecchio snob, che dispensa consigli cinici sull’amore alle amiche; come quando una di queste viene tradita dal suo fidanzato, e lei sminuisce l’accaduto, ma poi, quando si trova nella stessa situazione, reagisce in modo nettamente diverso.

Da ognuna di queste donne c’è da imparare qualcosa: da Eugenia la determinazione, da Uvetta il non prendere le cose troppo sul serio, da Michela la semplicità e da Tazia la faccia tosta.

È un film divertente, ironico, intelligente e a suo modo romantico, come promesso dal titolo, ma non in modo classico o stucchevole.

Inutile dirvi che mi è piaciuto, e molto; se non lo conoscete, spero che potrete vederlo al più presto. Per ora è disponibile su Prime Video, ma spero che presto venga mandato anche in TV, perché merita di essere scoperto da tanti.

Molto bella anche la colonna sonora, Leggera, e le altre canzoni, sempre di Levante, che nel film fa anche un cameo interpretato se stessa.

Se invece l’avete già visto, fatemi sapere cosa ne pensate, sono veramente curiosa di leggere le vostre opinioni.

Un grande abbraccio, Clara

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