Stasera vi consigliamo di sintonizzarvi su TWENTYSEVEN – CANALE 27, alle 21.00, per gustare – magari ancora una volta – il magnifico film Scent of a Woman.
Quanto adoro questo film! Tanto che ero partita con l’intento di scrivere una semplice chicca e poi, complice l’arietta frizzante del mattino presto, alle 5.00 mi sono seduta sul terrazzino col mio amato caffè, e da lì è arrivata l’ispirazione che mi ha spinta a scrivere un intero articolo dedicato.
A dire il vero, già mi piaceva la versione originale di questa pellicola, quella del ’74 intitolata Profumo di donna, diretta da Dino Risi, con un eccezionale Vittorio Gassman e basata fedelmente sul romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino.
Quando, nel 1992 (avevo sedici anni) è uscito il remake di Martin Brest, col grande Al Pacino e Chris O’Donnell,uno tra gli attori giovani che preferivo all’epoca, e che continuo ad apprezzare, me ne sono innamorata, tanto da rivedere Shent of a Woman numerose volte.
La trama, liberamente ispirata al libro e al film italiani, nel remake è adattata a tempi più moderni (gli anni Novanta) e soprattutto alla realtà statunitense. Può essere riassunta in poche parole: il tenente colonnello in pensione Frank Slade (Al Pacino) è cieco in seguito a un incidente, e vive con la nipote e la sua famiglia che, nonostante il suo carattere burbero, prepotente e irascibile – spesso peggiorato dall’abuso di alcool – gli vuole bene e spera il meglio per lui. Per il weekend del Ringraziamento, Frank resterà solo perché non ha voglia di festeggiare con la famiglia allargata; pertanto, ha bisogno di un accompagnatore che si prenda cura di lui. La sua scelta cade su Charlie Simms (Chris O’Donnell),un ragazzo sensibile e volenteroso che, a differenza della maggior parte dei suoi compagni provenienti da situazioni molto agiate, frequenta un prestigioso college solo grazie a una borsa di studio e a lavori saltuari. Il colonnello, in realtà, ha in mente di porre fine alla sua vita, ma l’intervento del suo nuovo giovane amico lo fermerà. Sarà così che il loro rapporto si trasformerà e Frank si addolcirà finendo per affezionarsi molto a Charlie Simms, proteggendolo perfino da una cospirazione all’interno del college che sta per costargli la carriera scolastica: lo studente è infatti nei guai perché ha visto un gruppo di compagni di scuola compiere uno scherzo crudele e viene minacciato di espulsione se non rivela i nomi dei responsabili. In suo soccorso arriva inaspettatamente il colonnello che, con un’accesa diatriba finale, nella sala consiliare del college trasformata in un tribunale, e alla presenza di tutta la scuola, tiene un monologo acceso e accorato sul coraggio e la dignità personale, finendo per salvare Charlie e regalare al cinema una scena iconica e irripetibile!
Questa pellicola è però difficile da sintetizzare, perché si basa molto sui dettagli preziosi, su Al Pacino che riempie la scena col suo carisma, sulla bella espressività del ragazzo schiacciato tra ambizione, sogni, timidezza e senso di inadeguatezza, sulla delicatezza e le svariate sfumature del rapporto tra Frank e il suo giovane “badante”. Ci vorrebbe un romanzo a parte per descrivere le sensazioni che suscita il film, lasciando lo spettatore col fiato sospeso. So solo che, nonostante la sua lunghezza, quando finisce, ne vorresti ancora, perché ci si lega profondamente ai personaggi e alla loro storia.
E quel profumo particolare che Frank – amando moltissimo l’universo femminile – sente diverso e speciale in ogni donna, finisci per percepirlo davvero!
Curiosità:
- Breve ma significativa l’apparizione di Donna, la giovane affascinante interpretata da Gabrielle Anwar, che Frank invita a ballare il tango in un elegante ristorante, The Oak Room. Grazie a questa scena, la canzone Por una Cabeza di Carlos Gardel è diventata celebre nella storia del cinema e, nonostante il suo sia un piccolo cameo, l’attrice lascia un segno così indelebile che finirà per essere lanciata nel paradiso dello star system. La sua fama si consoliderà pochi anni dopo, quando otterrà il ruolo di protagonista nella commedia romantica e brillante Amore con interessi, accanto a Michael J. Fox al tempo all’apice del successo.
- Considerato uno degli attori migliori del mondo, grazie a Shent of a Woman Al Pacino ha ricevuto una pioggia di premi tra cui l’Oscar per il miglior attore protagonista, il suo primo e unico, nonostante le numerosissime nomination. La motivazione: “La sua performance è stata lodata per la profondità emotiva e la capacità di trasmettere la complessità del personaggio, che passa dall’essere abrasivo e cinico a vulnerabile e saggio.”
- Più in generale, il film ha ricevuto molte calorose recensioni positive dalla critica che ha apprezzato soprattutto le interpretazioni di Al Pacino e O’Donnell.
- Il film era in lizza per altri tre importanti Oscar, avendo ricevuto la Candidatura per il miglior film, miglior regia a Martin Brest e migliore sceneggiatura non originale a Bo Goldman.
- Per interpretare Frank in Scent of a Woman, Al Pacino si è fatto aiutare dal capitano della polizia in pensione, Charles N. Petrella, affetto da cecità. Petrella ha fornito consulenza a Pacino per aiutarlo a immedesimarsi in modo autentico nel ruolo di Slade, ex ufficiale dell’esercito privo della vista. Pacino ha trascorso del tempo con Petrella per capire meglio come si muove e si comporta una persona non vedente.
E voi? Avete mai visto Scent of a Woman? E la precedente versione italiana Profumo di donna con Gassman? Quale avete preferito tra le due?
Per chi volesse, aspetto considerazioni e paragoni che potrebbero aprire un interessante dibattito!
A presto, la vostra,
Greta