Chicago fire

Ben ritrovati! Oggi vorrei raccontarvi della serie TV di cui vi ho accennato sui Magnifici 7 della primavera (per chi volesse recuperare l’articolo, vi lascio il link QUI), ovvero Chicago fire. Dopo anni in cui ho seguito svariate serie sugli ospedali (o “medical drama”), tra cui E.R. Medici in prima linea, Grey’s Anatomy, Dr. House, The Resident e altre ancora, mi sono buttata sui cosiddetti “firefighting drama”, ovvero le serie sui pompieri. Vi ho già parlato di Station 19 (trovate il link all’articolo QUI), che mi è piaciuta tanto, ma Chicago fire l’ha surclassato nella mia classifica personale, per questo oggi voglio parlarvene.

Cosa mi fa apprezzare tanto Chicago fire? Sicuramente lo sviluppo dei personaggi, a cui ci si affeziona in tempo zero grazie ai caratteri ben definiti, alle storie personali articolate e soprattutto al grande cuore che caratterizza ognuno di loro (almeno per quel che riguarda i protagonisti principali). Gli interventi di salvataggio sono tanti e di svariate tipologie, ma grazie al costante supporto di vigili del fuoco veri, che hanno assistito durante le riprese, risultano credibili; anche perché in molti casi si tratta di incidenti avvenuti realmente, da cui gli sceneggiatori hanno tratto spunto.

Come dicevo già nei Magnifici, il mio personaggio preferito è senza dubbio il Tenente Matthew Casey, interpretato da Jesse spencer (già noto per il ruolo del dottor Robert Chase in Dr. House): è coraggioso, leale, un vero cavaliere dall’armatura scintillante, un uomo d’altri tempi.

Devo ammettere di avere un debole anche per Christopher Hermann (interpretato da David Eigenberg, noto al pubblico per il ruolo di Steve in Sex and the city): uno dei vigili del fuoco più anziani della caserma 51: burbero ma dal cuore d’oro e tanto simpatico, ha una mimica facciale davvero irresistibile.

Di protagonisti degni di nota ce ne sono proprio tanti: come Il Tenente Kelly Severide (Taylor Kinney), il bel tenebroso, donnaiolo e spericolato, che trova il suo porto sicuro in Stella Kidd (Miranda Rae Mayo), una donna forte e determinata che sa conquistarlo con il suo temperamento dolce e deciso al tempo stesso.

E poi come non nominare “Mouch” (Christian Stolte) il pigrone della combriccola, che però si fa in quattro per aiutare gli altri quando serve. E ancora, Jo Cruz (Joe Minoso), grande e grosso e dal cuore tenero, e l’inseparabile amico “Otis” (Yuri Sardarov), gentile e divertente, e il Capitano Wallace Boden (Eamonn Walker), sempre pronto a dispensare buoni e saggi consigli.

Ma non dimentichiamo le donne: infatti, oltre a Stella, ci sono Gabriella Dowson (Monica Raymund), che da paramedico diventa pompiere: ha un carattere focoso e istintivo, e una grande generosità d’animo. E Silvye Brett (Kara Killmer), l’angelo biondo dell’ambulanza: la dolcezza fatta persona.

Sicuramente, se avete visto la serie, ci sarà qualche altro protagonista di cui avreste voluto leggere il nome tra queste righe perché, come dicevo, ogni personaggio riesce a farsi apprezzare, e quando qualche attore decide di lasciare la serie, vi assicuro che ci si resta veramente male: ho pianto calde lacrime per più d’uno di loro, ma non farò spoiler ovviamente.

Un altro punto di forza di Chicago fire sono le ambientazioni: la maggior parte delle riprese sono state girate in vere location di Chicago, rendendo tutto molto più realistico e coinvolgente. La caserma stessa non è un set di Hollywood, ma si tratta di una vera stazione dei pompieri: la Engine 18; lo so perché una mia cara amica, fan sfegata della serie (infatti è stata lei a farmela conoscere), è andata a visitarla di persona.

Ora che ho finito di vedere tutte e dodici le stagioni (la tredicesima pare che uscirà a settembre in America), penso che mi butterò su Chicago Med, lo spin-off ambientato in un ospedale. Le altre due serie “satellite” di Chicago fire sono: Chicago P.D. (ambientato in una stazione di polizia) e Chicago Justice (che riguarda l’ambito legale: procuratori di Stato, giudici, ecc… ma non ha riscosso molto successo, infatti, è stata cancellata dopo una sola stagione). Trovo molto bella l’idea di far intrecciare di tanto in tanto le vicende e i personaggi delle quattro serie, anzi, forse mi sarebbe piaciuto ci fosse ancora più interazione.

E voi? Avete mai visto Chicago fire? Vi piace il genere? Fatemi sapere tutto nei commenti qui sotto, vi aspetto!

Un abbraccio, Clara

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