Domenica sera, su Rai 1 in prima serata, è iniziata la tanto attesa serie TV Noi, remake italiano del pluripremiato family drama This is us di Sterling K. Brown. In sei puntate ci verranno riproposte le sei serie che ruotano attorno alla famiglia Pearson: Jack e Rebecca (Milo Ventimiglia e Mandy Moore) e i loro tre diversissimi figli coetanei. Nella versione italiana sono Lino Guanciale e Aurora Ruffini ad interpretare Pietro e Rebecca, i genitori della famiglia Peiró, definita dal regista Luca Ribuoli “una famiglia eccezionale” tenuta insieme dall’amore che fa da collante in ogni situazione. Grazie ai continui salti temporali tra ieri e oggi (anche per forza di cose, o meglio di durata della serie, molto più semplici e riduttivi di quelli del drama americano), si può seguire, sempre saltando avanti e indietro, la vita dei tre fratelli Peiró dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta. Questo permette di percepire anche i cambiamenti sociali, politici, stilistici, dell’Italia dagli anni Settanta ai primi anni del 2000, anche se è sempre l’intimità e la vasta gamma emotiva dei personaggi a tenere il centro vivo della storia. Ma veniamo al punto. Il punto è che noi sorelle tarocche vi avevamo promesso un paragone il più oggettivo possibile, e che già questa si è rivelata un’impresa impossibile. Perché amiamo davvero troppo la versione originale per sentire la necessità di un remake che ci sembra, comunque e per forza, una brutta copia ben confezionata. E poi, diciamoci la verità, la versione italiana è lontana anni luce da quella americana. Un po’ perché alcuni temi sono trattati in modo davvero superficiale rispetto alla precisa analisi commossa compiuta dagli sceneggiatori statunitensi. Pensiamo, ad esempio, al tema del razzismo, presente ma sempre accennato solo delicatamente nella serie originale, ai temi dell’obesità, dell’aborto, della droga, della depressione. Nella serie italiana, quando sono trattati, questi argomenti si aggrappano purtroppo ai cliché di bassa lega di certo cinema all’italiana, ormai superato, più che compiere un acuto lavoro di comprensione. Anche perché ci manca la cura dei dettagli e delle particolarità dei personaggi.
Ma vediamo più da vicino quali sono queste differenze che non ci sono piaciute e hanno reso il remake quanto meno obsoleto:
- I coniugi Pearson, nella versione Pietro e Rebecca Peiró: hanno un rapporto più scontato, arrabbiato, isterico, rispetto a Jack e Rebecca della serie originale. Perfino gli attori sono bravi, solitamente, ma decisamente sottotono, oseremmo dire perfino fuori luogo, in questa situazione.
- Il personaggio di Kate/Cate – Claudia Marsicano, alla sua prima apparizione sullo schermo, la gemella dell’affascinante Kevin nella versione originale, è relegata solo al ruolo dell’obesa depressa che non esce di casa e si è “mangiata la vita” (cit.), trascorrendo le giornate in funzione del fratello.Quando, poi, si risveglia di colpo, diventa autonoma, esce, va al gruppo di sostegno, è spigliata ed estroversa, improvvisamente simpatica, conquista Toby, uno dei migliori sul campo, (e più simpatico pure dell’originale, anche se di diverso spessore) e ci finisce perfino a letto! Subisce una trasformazione psicologica e pratica da sfigata a donna tosta,che sa quello che vuole, nell’arco di poche ore…
- Claudio – Dario Aita, che sarebbe, appunto, Kevin la star, lo vogliamo proprio dimenticare, perché è improponibile come paragone con il personaggio originale!
- Gli accenti diversi! Inascoltabile il romanesco forzato dei due gemelli, assurdo il bergamasco parlato da Daniele – Livio Kone, il figlio adottivo di colore, che tra l’altro, a tutte le età, parla come uno straniero trapiantato, e non come un bambino cresciuto in Italia dalla nascita!
Potremmo andare ancora avanti, ma ci sembra di infierire inutilmente! Già troviamo un po’ esagerata la sentenza del web dove si dice che È tutto sbagliato, in buona sostanza. Ma davvero, se dobbiamo pensare a un dettaglio diverso dalla serie originale, cioè non copiato in toto, che ci sia piaciuto, facciamo molta fatica. Forse, però, il nostro giudizio è troppo affrettato. Questa è la nostra opinione a caldo. Vi diamo comunque appuntamento a domani sera su Raiuno con Noi, nella speranza che la nostra opinione, col procedere della storia, possa cambiare. In meglio, magari!
Un abbraccio forte, dalle vostre perfide, per una volta, tarocche, Greta e Clara!