Ero particolarmente emozionata dall’uscita di questa serie, lo ammetto, il personaggio che più mi attirava era il “Massimo” interpretato da Luca Argentero, che ultimamente adoro. Quindi mercoledì scorso mi sono appostata come una faina in attesa che Disney + la mettesse online (ho attivato l’abbonamento apposta!) e, appena ho potuto, ho iniziato a vedere gli episodi. Li ho “bevuti” in pochi giorni, e adesso ne sento la mancanza, quindi potete già immaginare che a me è piaciuta!


Ma veniamo ai punti di forza e a quelli deboli:
Ho visto diverse volte il film Le fate ignoranti, anche se la prima volta non ero abbastanza matura per capirlo a fondo, poi l’ho rivisto più volte e mi è piaciuto sempre di più, quindi il paragone tra film e serie era dietro l’angolo, così come il rischio che andasse a finire come tra This is us e Noi, ovvero una brutta copia (almeno per il mio gusto personale).

- Pro. L’analisi dei personaggi secondari: nella serie scopriamo molti retroscena di alcuni di loro, come Serra, Annamaria, Luisella e Vera, che nel film venivano solo accennati, mentre in questi otto episodi si entra nel vissuto e nelle vicende di ognuno.
- Contro. Il personaggio di Massimo è poco sfruttato: Credevo che in tutti gli episodi ci sarebbero stati flashback della vita segreta tra Massimo e Michele, invece viene relegato tutto soltanto al primo episodio, e poi ci sono dei cameo piuttosto inutili all’inizio di ogni puntata.
- Pro. Carla Signoris: mi è sempre piaciuta tantissimo come attrice, e nelle vesti di Veronica, la madre di Antonia, è perfetta! Profonda e quasi comica al tempo stesso. Un gran valore aggiunto.
- Contro. L’evidente differenza interpretativa tra Margherita Buy e Cristiana Capotondi. Intendiamoci, dei lati buoni la Capotondi li ha, assolutamente, infatti col passare delle puntate mi sono affezionata alla “sua” Antonia, ma l’interpretazione della Buy era talmente intensa che sarebbe stato difficile per chiunque sostenere il paragone.
- Un contro che è diventato pro. Michele interpretato da Eduardo Scarpetta: all’inizio si sente la mancanza del “Michele” di Stefano Accorsi, ma la particolarità espressiva di Eduardo, che non conoscevo, e la sua interpretazione più fresca e moderna sono riusciti ad allontanare il “fantasma” dell’originale e mi hanno convinta sempre di più, puntata dopo puntata.
- Pro. Le musiche scelte per la serie: a partire dalla colonna sonora, l’inedito Buttare l’anima della grande Mina. Ma anche tutte le altre musiche dal sapore tipicamente turco. Bellissima poi Mil Pasos, di Soha, la versione spagnola della nostra Mille passi cantata da Fiorella Manmoia e Chiara.

Tirando le somme: Ferzan Ozpetek per me ha centrato l’obiettivo, di nuovo.
Ora rimane una domanda: ci sarà una seconda stagione? Io me lo auguro, mi sono affezionata tanto a questa grande famiglia variopinta e tanto unita, fatta di persone che si sono scelte, come è successo a me con la mia Sorella Tarocca, l’Ingegnere e i nostri Amici Fighissimi. Perché, come dice Veronica nell’ultimo episodio: “Nessuno entra invano nella tua vita, o è un dono, o è una prova.”
Ora lascio la parola a voi, avete iniziato a vedere la serie Le fate ignoranti? Fatemi sapere qui sotto nei commenti cosa ne pensate, ci tengo!
Un grande abbraccio, Clara