Sapete ormai quanto mi piacciono le serie TV, e anche che adoro il genere fantascienza e fantasy (a scrivere è Clara), perciò quando nel 2019 è uscita su Netflix The Umbrella Academy, mi ha colpita già dal primo episodio. Ma era davvero tutto oro quello che luccicava? Scopriamolo insieme!
Ideata da Steve Blackman e ispirata all’omonimo fumetto, la serie, composta per ora da tre stagioni con dieci episodi l’una, racconta le incredibili (e spesso assurde) avventure di sette ragazzi che hanno poteri molto particolari.
È il primo ottobre del 1989, e in tutto il mondo 43 donne partoriscono contemporaneamente, ma la cosa misteriosa è che fino a poco prima non erano incinte (e già qui siamo alla follia, o al lampo di genio, a seconda dei gusti). L’eccentrico miliardario Reginald Hargreeves, saputa la notizia, decide di adottare quanti più bambini possibile, pagando le famiglie; così diventerà il padre adottivo di sette esseri straordinari, che educherà in modo rigido e severo, costringendoli ad allenamenti durissimi per sviluppare le loro abilità paranormali. Il suo intento è di creare una squadra di supereroi, ma con questi modi duri e spietati finirà per farsi odiare, soprattutto dopo che uno dei ragazzi, Ben, perderà la vita in una missione troppo pericolosa.
La storia si apre al momento in cui Reginald viene trovato morto nel suo letto, cosi i sei rimasti, diventati adulti, saranno costretti a riunirsi, dopo anni in cui ognuno aveva preso la propria strada, e da qui se ne vedranno delle belle!

Vediamo ora i sette protagonisti nel dettaglio:
- Luther – numero 1, dotato di una forza sovrumana e di un fisico quasi animalesco, è il più ingenuo ed e l’unico che continua ad avere rapporti col padre, che lo manda perfino in missione sulla luna.
- Diego – numero 2, riesce a curvare la traiettoria degli oggetti che lancia, soprattutto coltelli, colpendo sempre il bersaglio, e ha un’ottima tecnica di combattimento. È scontroso e orgoglioso, e per questo è stato cacciato dall’accademia di Polizia, ma ha un buon cuore.
- Allison – numero 3, affascinante e molto legata a Luther, è capace di influenzare i pensieri delle persone con le sue “voci”. Grazie a questo potere è diventata una celebrità a livello mondiale, ma ha perso l’amore del marito e l’affidamento della figlia.
- Klaus – numero 4, riesce a parlare con i defunti ed è immortale. È il più scapestrato del gruppo, per sfuggire al suo potere fa uso di sogni sorta di stupefacenti, ma nasconde un animo sensibile.
- Cinque – numero cinque, ha la capacità di spostarsi nello spazio e nel tempo, è molto intelligente e un tantino arrogante, proprio questo suo atteggiamento lo porterà a provare un salto nel futuro, che lo farà balzare molti anni avanti, in un mondo post apocalittico in cui resterà incastrato da solo per molti anni.
- Ben – numero 6, dal suo ventre è in grado di far uscire dei tentacoli enormi, di carattere mite e prudente, perderà la vita in giovane età ma resterà sempre in contatto con Klaus.
- Vania/Victor – numero 7, all’inizio ci fanno credere che sia l’unica dei sette senza poteri, ma in realtà è la più potente: è in grado di manipolare il suono lanciando onde sonore distruttive. Nella terza stagione Vania diventa Victor rivelandosi finalmente senza remore per quello che è.
Nella prima stagione i nostri eroi sono alle prese con l’incombente fine del mondo, vista da Cinque nel futuro. Dovranno risalire a chi sarà la causa dell’estinzione dell’umanità ed impedire che si compia. Non mancheranno i colpi di scena.
Nella seconda stagione i sei “fratelli”, a causa di un salto nel tempo mal calcolato, compiuto da Cinque, si ritrovano sparpagliati nel passato, a Dallas negli anni ’60.. Si riuniranno, non senza difficoltà, per cercare di evitare l’ennesima fine del mondo.
La terza stagione, uscita il 22 giugno scorso, si svolge in un presente distorto in cui il miliardario ha adottato altri sette superdotati, che si scontreranno con i “nostri” sei. Naturalmente non può mancare l’imminente minaccia dell’apocalisse, che è evidentemente il filo conduttore della serie.
Tirando le somme: ho adorato la prima stagione, la seconda mi ha intrigata, e dalla terza onestamente mi aspettavo di più.
Le cose che mi hanno colpito positivamente di tutta la serie sono: lo humor, parecchio noir (più inglese che americano), con cui è condita, l’originalità della trama, che ti tiene sulla corda coi suoi cambi repentini, e naturalmente i poteri soprannaturali, fuori dal comune è quantomeno singolari.
Quello che non mi è piaciuto, soprattutto nella terza stagione, è il voler estremizzare ogni cosa, inserire nella storia un’accozzaglia confusionaria di eventi buttati a caso, e non andare invece ad approfondire gli aspetti più interessanti. Per esempio: perché sono nati questi bambini “magici”? Com’è morto Ben? E ancora, chi è in realtà Reginald Hargreeves?
Visto che la serie risulta attualmente “in produzione”, spero che la quarta, e mi auguro ultima (perché tirarla troppo per le lunghe non va mai bene), serie chiarisca questi punti, e che non si continui sull’onda della precedente, perché per me sono andati un po’ troppo fuori rotta, tanto da arrivare all’horror in alcune scene. Devo ammettere pero che l’ho “bevuta” in pochissimo tempo, quindi sono riusciti comunque a catturare la mia attenzione. Forse perché ormai sono affezionata a questa specie di famiglia sgangherata.
Il mio personaggio preferito è senz’altro Cinque, tra l’altro l’unico a non avere un nome proprio. È incredibilmente astuto, sicuro di sé, un tantino egocentrico e sbruffone ma risulta comunque simpatico. Sarà anche perché è tornato dal futuro nei panni di bambino, mentre gli altri sono ormai adulti, ma soprattutto mi piace perché riesce sempre a risolvere tutti i disastri che incombono sulla sua famiglia e sul mondo.
E voi? Avete mai visto The Umbrella Academy? Cosa ne pensate? Qual è il personaggio che più vi piace? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto
Un grande abbraccio, Clara