Per la nuova serie Viola come il mare, andata in onda in prima TV su Canale 5 venerdì scorso (30 settembre), mi viene da prendere in prestito il titolo di una famosa commedia di William Shakespeare: Molto rumore per nulla!
Certo, Can Yaman è davvero bellissimo, e Francesca Chillemi è bellissima pure lei. Una coppia da sogno. Ma finisce qui.

Da lui non ci aspettavamo onestamente niente di diverso, e nel suo è anche sempre molto bravo. Poliziotto spigliato, don Giovanni di professione, sa cambiare abbastanza espressioni da essere credibile, come credibile è il suo italiano imparato alla perfezione, con un accento turco davvero irresistibile. Non aiuta molto la verosimiglianza della faccenda che lui faccia il “cascamorto” con la Chillemi appena ritrovato il cadavere di una ragazza. Ma aiuta ancora meno che la protagonista se ne vada in giro imbarazzata e strizzata in tubini ultra stretti e ultra corti tutto il giorno e anche la sera sul letto di casa sua, quando una ragazza normale si rilasserebbe in pigiama o al massimo in tuta con ai piedi un bel paio di ciabatte comode al posto del tacco dodici, che già ci sembra improbabile mentre la porta instabile e di corsa all’inseguimento traballante dei vari casi di cronaca nera.

Tutto il resto, be’, purtroppo ci tocca dirlo, tutto il resto è noia!
Ora aspettiamo di sapere voi cosa ne pensate: vi è piaciuta o siete rimasti delusi quanto noi?
Per fortuna c’è la seconda stagione di Mina Settembre a consolarci.
Un abbraccio dalle Sorelle Tarocche!