Lion – la strada verso casa

Questa sera, Iris, alle 21.00, ripropone il film: Lion – la strada verso casa. Una storia vera e toccante, che coinvolge lo spettatore. Qui di seguito vi lasciamo l’articolo che abbiamo dedicato qualche tempo fa a questo bel film. Buona lettura e buona visione!


Diretto da Garth Davis nel 2016, è tratto dalla biografia di Saroo Brierley, intitolata La lunga strada per tornare a casa.

Saroo è un bimbo di cinque anni che vive nell’India centrale, con la mamma e i fratelli, facendo lavori molto pesanti per poter sopravvivere. Una notte il fratello maggiore Guddu va a prendere il treno per andare a lavorare, e Saroo decide di seguirlo, intenzionato a contribuire per racimolare qualche soldo. Una volta giunti alla stazione di arrivo, però, il bambino non riesce a stare sveglio, così il fratello è costretto a lasciarlo su una panchina dicendogli di non allontanarsi perché sarebbe tornato a prenderlo. Qualche ora dopo il piccolo si sveglia e, spaventato, inizia a cercare suo fratello. Non riuscendo a trovarlo decide di aspettarlo dentro al vagone di un treno fermo, ma non appena si addormenta, il treno parte e il bimbo vi rimane chiuso dentro per due giorni, finché non arriva a destinazione, a Calcutta. Così si ritrova tutto solo a 1600 chilometri da casa.

Dopo alcuni mesi in cui riesce ad arrangiarsi in qualche modo, e a sfuggire ad alcuni malintenzionati, viene aiutato da un giovane che lo porta alla polizia. Dopo aver cercato di rintracciare la sua famiglia, senza successo perché Saroo non ricorda né il nome della madre, né il nome esatto del suo paese di origine, viene mandato in un orfanotrofio. Fortunatamente una assistente sociale prende a cuore la sorte del bambino e gli trova una famiglia in Tasmania. Così Saroo impara l’inglese e viene accompagnato a conoscere i nuovi genitori: John (David Wenham) e Sue (Nicole Kidman).

La storia riprende con Saroo venticinquenne, interpretato da Dev Patel (The millionaire tra i suoi film di successo), pronto a partire per Melbourne per studiare hotel management. Lì si farà nuovi amici ed incontrerà Lucy, con la quale avrà una relazione sentimentale. Il giovane incontra anche alcuni ragazzi indiani e, parlando con loro, riaffiora tutto il dolore per la separazione dalla sua famiglia biologica. Per Saroo inizia un periodo tormentato in cui cerca, tramite l’applicazione Google Earth, di ritrovare la sua casa, attraverso i pochi ricordi d’infanzia. Quando ormai ha perso le speranze, miracolosamente riesce a ritrovare la strada di casa e, avvertiti i genitori adottivi, parte con la speranza di ritrovare la sua famiglia.

Come sempre mi fermo prima di rovinare il finale a chi non l’avesse visto. Indubbiamente è un film drammatico, ma non violento come altri dello stesso genere che ho visto in passato. Mi è piaciuto moltissimo lo spezzone finale in cui viene mostrato un video del vero Saroo.

A me si è stretto il cuore quando il piccolo Saroo si è ritrovato tutto solo in una città immensa e pericolosa come Calcutta, soprattutto sapendo che si trattava di una storia vera, come purtroppo ce ne sono tante in India. D’altronde sono molto sensibile all’argomento perché anni fa avevo adottato una bambina indiana a distanza.

Tirando le somme, l’ho trovato un bel film, di quelli che ti lasciano un carico pesante sulle spalle, ma è giusto che sia così. Infatti ha ricevuto numerose candidature agli Oscar e ha vinto due premi BAFTA.

Aspetto di sapere nei commenti se l’avete visto anche voi, e cosa ne pensate.

Un grande abbraccio dalla vostra Clara

2 pensieri riguardo “Lion – la strada verso casa

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