Ricchi a tutti i costi (distribuito di recente, il 4 giugno 2024, sulle piattaforme Netflix) è un film che si distingue per il suo tono irriverente, ironico e cinico, che talvolta finisce persino per sfiorare il ridicolo. Il film attira soprattutto per il cast e la curiosità che si innesca automaticamente scoprendo che è il sequel di Natale a tutti i costi, originale commedia del 2022 che, nel suo genere, ho apprezzato, e di cui vi ho parlato nello scorso periodo natalizio; a proposito, chi avesse perso l’articolo e fosse incuriosito, trova il link qui di seguito: Natale a tutti i costi.
L’idea di base, soprattutto se paragonata a quella del primo film, è già stiracchiata: la nonna Giuliana (la sempre bravissima Fioretta Mari), ottantasette anni, ha ereditato i famosi sei milioni millantati nel prequel, e sta per sposarsi con un uomo molto più giovane, un poco di buono che ha già collezionato altri matrimoni con anziane signore dotate di cospicue finanze e morte in circostanze forse sospette. La figlia Anna (interpretata da Angela Finocchiaro, che come già sapete adoro), decide di organizzare un piano per eliminare fisicamente il fidanzato indesiderato prima delle nozze, proteggendo così in un colpo solo la madre e l’eredità di famiglia.
Tutti si imbarcano sullo stesso aereo e si dirigono a Minorca, la location scelta per le nozze. La famiglia Delle Fave, già conosciuta da chi ha visto Natale a tutti i costi, è composta dal padre Carlo (Christian De Sica), la madre Anna e i due figli: l’insicura Alessandra (l’attrice Dharma Mangia Woods) e Emilio (Claudio Colica), malinconico e tormentato. Unendo le forze e la fantasia, i quattro componenti del nucleo familiare cercano di pianificare l’assassinio, valutando diverse opzioni, dal veleno, immaginando che venga somministrato in svariati modi, alla spinta dall’alto della scogliera, fino ad arrivare al finto suicidio, anche qui progettando molteplici possibilità. Tuttavia, in ultima istanza, prevarranno l’istinto, la ragione o l’etica individuale?
Ecco in breve, ma anche, tutto sommato – ahimè – in lungo, la trama della commedia. Resta la delizia degli attori che anche in questa seconda pellicola non deludono. Resta che il film riesce ad essere a tratti cinicamente divertente, e per una serata spensierata ci sta. Resta che da questo cast, questo regista (sempre Giovanni Bognetti) e un soggetto così congeniato ci si poteva aspettare molto di più. Ma ora vorrei sentire cosa ne pensate voi: avete visto questo film o il suo prequel? Qual è la vostra opinione?
Un abbraccio e a presto, Greta