Les papillons noirs: una serie mozzafiato             


Les papillons noirs è una “mini serie” francese del 2022.

Adrien Winckler, interpretato da Nicolas Duvauchelle, lo scrittore e ghost writer protagonista della nostra storia, viene contattato da Albert Desiderio (Miels Aresteup, vincitore di ben tre Cesar come attore non protagonista), un anziano signore, perché racconti la sua autobiografia. Adrien inizia quindi le interviste a casa del vecchio, una fattoria piuttosto fatiscente, raccogliendo e registrando informazioni e avvenimenti. Parallelamente, comincia a scrivere la storia di Albert e del suo immenso amore per Solange, una bambina incontrata nel secondo dopo guerra. I due ragazzi si amano in modo viscerale ed esclusivo per molti anni, aggrappandosi l’uno all’altra per sopravvivere a condizioni di vita umili e profondamente disagiate: Albert è un orfano di guerra, Solange è figlia di una prostituta tedesca che talvolta arriva perfino a coinvolgere la figlia nei rapporti con i suoi clienti. Un po’ alla volta, Albert svela una serie di omicidi che lui e la compagna hanno compiuto per vendicarsi degli uomini “poco per bene”. Se inizialmente si trovano a uccidere per difendere la ragazza da uno stupratore, presto il “gioco” prende la mano ai due giovani innamorati, e spesso Solange provoca gli uomini proprio per portarli all’estremo dell’eccitazione e poi farli uccidere da Albert.

Quello che può sembrare l’epilogo della storia è solo l’inizio di questa serie TV appassionante e sconvolgente, densa di colpi di scena mozzafiato, di anticipazioni e flashback usati magistralmente, di tranelli psicologici nei quali si finisce per cadere, tanto che il thriller noir, dall’ambientazione suggestiva e spesso oscura e claustrofobica, specchio dell’interiorità dei due amanti e del tormentato scrittore, finisce per intrecciarsi al dramma psicologico.
La serie è breve, costituita da soli sei episodi, ma così piena di avvenimenti e personaggi suggestivi e particolari, che sembra durare molto di più, e ha il potere di catturare lo spettatore trascinandolo nella sua realtà parallela e alterata, esattamente come succede allo scrittore protagonista, completamente inghiottito dalle vicende di Albert e Solange al punto da decidere di spacciare le memorie di Albert come un romanzo parto della sua fantasia.

La storia si sviluppa su due piani temporali: tramite flashback segue i due innamorati e gli omicidi in cui sono coinvolti negli anni Settanta, per poi passare al presente e raccontare la vita di Adrien, la sua storia d’amore, i suoi dubbi, la sua crisi creativa, la sua rabbia mal repressa, il complesso rapporto con la madre e con una malattia rara. Parallelamente, la narrazione si sposta anche sull’infanzia dello stesso Adrien, illustrandola tramite veloci scene che solo progressivamente prendono corpo e significato, per sfociare nella lucida verità giusto durante l’ultima sequenza.

Anche la colonna sonora che, martellante e contemporanea, accompagna il presente, concorre a creare il clima di tensione e angoscia, in aperto e voluto contrasto con la musica romantica e leggera che, talvolta in modo  ironico, sottolinea la storia dei due innamorati belli anni Settanta
A complicare il tutto, due poliziotti che, all’insaputa dei colleghi, indagano sugli omicidi compiuti in passato dalla coppia e che finiranno per dare la caccia anche ad Adrien, spinti dal suo stesso romanzo.

La serie ha avuto un buon successo di pubblico e critica. È stata apprezzata per la profondità psicologica dei personaggi, per la trama avvincente e per le interpretazioni impeccabili degli attori. Non posso che essere d’accordo!


E voi? Avete visto questa breve serie francese? Vi è piaciuta?
Fatemi sapere cosa ne pensate. Nel frattempo, vi mando un abbraccio, vostra,

Greta

3 pensieri riguardo “Les papillons noirs: una serie mozzafiato             

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