Sono tornato per te (Giulio Einaudi Editore 2023) uno degli ultimi romanzi di Lorenzo Marone, racconta l’intensa storia di Cono Trezza e Serenella Pinto, due giovani cresciuti nel Vallo di Diano, un angolo di terra tra Campania e Basilicata.
Il loro amore travagliato si trova a fare i conti con violenza, ingiustizie e conflitti sociali. Lui è un contadino, lei è la figlia di un artigiano con ideali socialisti. Si conoscono da adolescenti, si innamorano a prima vista, insieme ridono, ridono tanto, ne hanno bisogno perché la loro vita è già dura, segnata dal lavoro, dalla povertà e dalla paura di essere denunciati al Podestà o a uno qualunque dei fascisti che in quel periodo, la fine degli anni Trenta, imperversano sulla loro terra imponendo prepotenze e angherie, governando col terrore.
Ancora giovanissimi, sognano già di sposarsi, ma Cono sorprende Romano, il figlio del podestà, che ha compiuto un ennesimo crimine violentando una ragazza del villaggio. Si ribella e lo aggredisce, sperando ingenuamente di ottenere giustizia. Il suo atto di insubordinazione lo porta a pagare invece un prezzo altissimo, con tutta la sua famiglia.
Cono scappa e trova rifugio nel fienile della fidanzata, dove finalmente riescono a consumare una notte d’amore, un’unica notte che servirà al ragazzo per restare in vita, per aggrapparsi a qualcosa quando di motivi per andare avanti sembrano non essercene più. Cono è ricercato, fugge, poi arriva la guerra: viene chiamato al servizio militare e, dopo l’8 settembre 1943, viene deportato in Germania dove vivrà l’atrocità del campo di concentramento.
Sopravvivrà solo grazie a Palermo, un caro amico dal cuore d’oro, che trova vari modi ingegnosi per proteggerlo, arrivando perfino a privarsi di parte del cibo pur che lui si possa mantenere in forze e allenare tutti i giorni. Cono deve infatti conservare le energie necessarie per competere e combattere sul ring improvvisato nottetempo dai nazisti, che amano la boxe e si divertono a far scontrare i prigionieri fra loro, o contro uomini di fiducia, per il gusto di scommettere e di vedere il sangue, la fatica, ancora violenza che alimenta violenza.
Ma Cono, soprattutto, ha fatto una promessa alla sua Serenella: le ha giurato di tornare da lei e di starle accanto tutta la vita, continuando ad amarla e a farla ridere fino all’ultimo giorno. Sarà proprio il pensiero della fidanzata e il ricordo della loro unica notte d’amore ad aiutarlo a sopravvivere quando la situazione precipita e i nazisti decidono di punire lui, insieme ai suoi amici italiani, sottoponendoli a dei ritmi di lavoro disumani.
Questa è soprattutto una storia d’amore, più che di guerra, una storia semplice tra due ragazzi semplici come ce ne sono tanti. Cono non è un eroe, è un uomo innamorato che vuole tornare dalla sua donna lottando ogni giorno per questo. Il romanzo è meraviglioso, come spesso sono i libri di Marone: non assume mai un clima epico o autocelebrativo, i suoi personaggi sono reali, vivi, descritti con piccoli, comuni dettagli. Con i difetti e le contraddizioni degli esseri umani e, proprio per questo, ancora una volta, meravigliosi.
Scrivo difficilmente circa i libri di Lorenzo Marone perché, amandoli così tanto, fatico a tradurre in parole le emozioni. Mi sembra sempre di dire troppo o troppo poco. Di sporcare, quasi, commentando, quello che per essere gustato va letto nella lingua schietta e originale del suo autore che qui e lì prende in prestito delle espressioni napoletane innestandole nell’italiano letterario.
Mi sono fatta coraggio e ho ripreso parlandovi di questo romanzo del 2023. Spero di essermi sbloccata e di riuscire a raccontarvi anche degli altri libri che ho letto di recente dello stesso scrittore e che mi hanno fatta innamorare.
Nel frattempo, se ve li siete persi e siete interessati, vi lascio il link agli articoli che ho dedicato qualche anno fa ai miei romanzi preferiti tra quelli di Marone, anzi, preferiti in assoluto, direi: Tutto sarà perfetto (Feltrinelli Editore 2019) e Un ragazzo normale (Feltrinelli Editore 2018). Quest’ultima recensione – ma la parola “recensione” non mi piace – si occupa anche del suo primo libro in assoluto: La tentazione di essere felici (Feltrinelli Editore 2013). Altro capolavoro, oserei dire.
Curiosità: di recente, Marone ha scritto il seguito della storia del suo primo libro, che ruota intorno all’irresistibile settantasettenne Cesare Annunziata: La vita a volte capita (2024). Ve ne parlerò presto.
Ora aspetto i vostri commenti. Conoscete i romanzi di Marone? Se sì, quale vi è rimasto nel cuore in particolare?
Un abbraccio, Greta