Scoprendo Forrester – impressioni a caldo

Chissà perché certe volte ci imponiamo di non guardare determinati film, ma poi, dando loro un’occasione, scopriamo delle vere chicche! Mi è successo proprio questo ieri sera, guardando per la prima volta Scoprendo Forrester su TV8.

Il film, diretto nel 2000 da Gus Van Sant, regista, tra gli altri, di Belli e dannati e Will Hunting – Genio ribelle, vede come protagonisti Sean Connery e Rob Brown.

Ma veniamo alla cosa più interessante: la trama

Jamal (Brown), un sedicenne afroamericano che vive nel Bronx, è brillante, intelligente e ama molto la letteratura, ma tutte queste peculiarità le tiene nascoste per meglio uniformarsi all’ambiente che lo circonda e ai suoi amici, interessati solo al gioco del basket.

Proprio con loro, una sera, per una scommessa si intrufola nell’appartamento di un bizzarro uomo che hanno soprannominato “la finestra” perché se ne sta sempre chiuso in casa a guardare con il suo binocolo. Jamal resta stupefatto dalla quantità di libri che trova in casa dell’anziano, il quale lo scopre e lo fa fuggire, dimenticando lo zaino in cui tiene un quaderno dove scrive pensieri e annotazioni. Il giorno dopo, l’uomo gli fa riavere il suo zaino, e nel quaderno il ragazzo trova note e suggerimenti pertinenti, che lo spingeranno a volerne sapere di più dell’uomo. 

Comincia così un lento e difficile avvicinamento tra i due, perché l’uomo è reticente ad avere rapporti con altre persone. Ma poi sarà proprio lui a convincere il ragazzo ad accettare una borsa di studio per andare a studiare in una prestigiosa scuola privata di Manhattan, che lo ha notato grazie ad un test in cui finalmente sono emerse le sue potenzialità. E proprio durante una lezione nella nuova classe, Jamal scoprirà la vera identità del suo singolare e incredibile amico: William Forrester, uno scrittore di grandissima fama, vincitore del Premio Pulitzer, che molti anni prima aveva pubblicato un unico libro. 

Dopo questa scoperta il loro legame si farà sempre più forte, William aiuterà il ragazzo a scrivere, e Jamal riuscirà nell’ardua impresa di far uscire l’uomo di casa.

Mi fermo qui perché il film merita di essere visto senza troppi spoiler. Concludo solo dicendo che mi è piaciuta molto la scena in cui William va nella scuola di Jamal per aiutarlo, mi ha ricordato in qualche modo la scena finale de L’attimo fuggente.

Ad essere del tutto onesta, in qualche punto l’ho trovata un po’ lento, ma nel complesso è un film che mi ha dato delle belle sensazioni, parla di amicizia e di riscatto, in molti sensi. Tra l’altro offre interessanti spunti di riflessione per chi ama scrivere, come me.

Curiosità:

  • Scoprendo Forrester ha vinto diversi premi, tra cui il Gran Premio della Giuria al Festival internazionale del cinema di Berlino.

Ora a voi la parola: avete visto questo film? Cosa ne pensate? Vi aspetto qui sotto nei commenti!

Con affetto, Clara

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