Stasera hanno ridato in TV, su 27, canale “Amarcord”, Tu, io e Dupree.
In realtà, il film non è così vecchio. Anzi, è anche abbastanza recente (del 2006), ma conserva o per meglio dire mantiene il sapore delle commedie anni Ottanta/Novanta, senza eguagliarne lo spessore. Mantiene perché ha poco da dire in più, forse, per quanto la trama sia molto godibile. Dupree (Owen Wilson) è il migliore amico di Carl-Matt Dillon. Carl è sposato con Molly, Kate Hudson, da appena un anno. Dupree si presenta alla porta della villetta in cui vivono i novelli sposi e, con la scusa di essere senza casa e senza lavoro, chiede temporaneamente ospitalità. Peccato che poi si trasferisca in pianta stabile da Molly e Carl, stravolgendo e complicando le loro vite e il rapporto di Carl col suocero/datore di lavoro (Michael Douglas ancora bellissimo!), già abbastanza teso prima che Dupree ci mettesse lo zampino.
Naturalmente, gli spunti per farsi qualche sana risata ci sono tutti. Ma se gli sceneggiatori hanno dovuto appigliarsi alle cassette di porno asiatico rinvenute, guarda caso, da Dupree in garage, a tutto danno della pace matrimoniale dell’amico, allora qualcosa non mi torna. Non mi torna l’entusiasmo di certa critica che sottolinea quanto il film sia più pulito e meno volgare di Due single a nozze (sempre con Owen Wilson). Sicuramente meno volgare, ma non ci voleva molto, mi viene da dire. E sicuramente anche molto meno surreale, ma non so se questo sia un pregio. Perché il Tu, io e Dupree è aderente alla realtà ma invece di risolvere si involve, e lo sviluppo è poco credibile o comunque scontato.
Il cast, tra l’altro, è addirittura stellare, e meritava un copione più evoluto. Ma questo è solo il mio parere. Il mondo è bello perché è vario…
Un abbraccio, Greta