Il divin codino

Questa sera Canale 5, alle 21:20 circa, propone in prima TV il film Il divin Codino, ispirato alla vita di Roberto Baggio, di cui vi avevamo parlato nell’altro blog appena era uscito su Netflix. Se volete rinfrescarvi la memoria, o se ci seguite da poco, vi lasciamo l’articolo qui di seguito. Buona lettura e buona visione!

Il fascino degli avvenimenti del nostro passato ha un richiamo molto forte; me ne sono accorta quando Netflix, qualche tempo fa, ha pubblicato su Instagram l’annuncio di un film in uscita: Il divin codino, ovvero la storia del calciatore Roberto Baggio. Non so spiegare il perché, ne sono stata immediatamente attratta ed incuriosita e, appena è stato lanciato sulla piattaforma, sono “corsa” a guardarlo. 

Preciso subito che non sono una grande fan del calcio, o meglio, lo sono stata tra il 1990 e il 2010, però poi ho smesso di seguirlo (Mondiali a parte). Le vicende di Baggio, però, noi over quaranta, le conosciamo per forza, perché hanno avuto una risonanza enorme.

Ma torniamo al film: è uscito il 26 maggio 2021, è diretto da Letizia Lamartire, e vede come protagonista l’attore Andrea Arcangeli, che devo dire assomiglia molto al Roby nazionale.

Come già detto, si tratta della storia, calcistica ma non solo, di Roberto Baggio, calciatore nato nella provincia di Vicenza e diventato in poco tempo un idolo amatissimo dai suoi tifosi. Molto spazio nella trama hanno gli incidenti che lo vedono purtroppo protagonista e che, alla lunga, gli precluderanno una carriera in cui poteva dare ancora tanto. Particolare rilievo viene dato anche al suo avvicinamento al Buddismo, che sarà la sua ancora di salvezza nei momenti più bui, e al solido rapporto con la sua fidanzata Andreina, che poi diventerà sua moglie e madre dei suoi tre figli.

Molti lamentano che il film non dia il giusto risalto ai successi sportivi del campione, e in effetti concordo con loro; non mi è piaciuto il fatto che si salti di molti anni in avanti, senza fermarsi a guardare le sue prodezze, anche del tanto ambito Pallone d’Oro se ne parla appena. E non viene nemmeno menzionato che abbia fatto parte di squadre importanti come Juventus, Milan e Inter. 

Invece viene fin troppo rimarcato il momento del famigerato rigore sbagliato nella finale di Italia-Brasile del 1994, che sicuramente l’avrà segnato profondamente, non ci piove, ma non credo che la sua vita si sia fossilizzata su quel singolo errore, come ci fa intendere la sceneggiatura. O almeno lo spero per lui.

Mi è piaciuto molto, invece, lo sviluppo del difficile rapporto col padre, tanto che nelle ultime scene mi sono commossa, e non poco! 

Quindi, tirando le somme: se il nome Roberto Baggio vi suscita sensazioni nostalgiche, vi consiglio di guardare Il divin codino, anche solo per rivivere quei Mondiali così coinvolgenti e sofferti quasi in prima persona, e per rituffarvi in ambientazioni anni 80’ e 90’, perché un viaggio nel passato, in fondo, ogni tanto non fa male.

Se qualcuno ha visto questo film vorrei sapere cosa ne pensa: vi è piaciuto? Oppure ne siete rimasti delusi? Vi aspetto nei commenti!

Un forte abbraccio dalla vostra Clara

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