Miracoli di ogni giorno è sottotitolato Storie vere del nostro tempo, e la scrittrice, Joan Western Anderson, desidera che i suoi racconti siano innanzitutto questo: testimonianze. In passato giornalista e autrice di libri di argomenti disparati, la Anderson si è poi dedicata quasi esclusivamente alla raccolta di testimonianze su angeli e “miracoli”, dopo aver avuto delle esperienze personali di contatto col mondo spirituale a suo dire molto forti.
Questo è solo uno dei tanti libri che ha scritto sull’argomento, e l’unico che io abbia letto, a dire il vero. Nonostante l’iniziale scetticismo con cui ho affrontato queste storie, devo ammettere che alcune sono molto belle e hanno il pregio di lasciare, più o meno tutte, la possibilità di una doppia lettura, per cui potranno appassionare anche il lettore più laico che attribuirà al caso quello che, per la Anderson e molte altre persone, è “il tocco di un angelo” o la “risposta di Dio alle nostre preghiere”. In Italia il libro è edito da Sonzongno Editore nel 1999, e la stessa casa editrice ha pubblicato altri libri di questa autrice che trattano argomenti simili come: Là, dove camminano gli angeli, Là, dove avvengono i miracoli, Un angelo veglia su me e Gli angeli ci vogliono bene, tutti best sellers.
Scendendo più nello specifico, i racconti sono tutti introdotti dalle frasi di qualche libero pensatore, autore anonimo o famoso ecclesiastico, oppure sono riportate dalla Bibbia. E sono tutte molto belle e toccanti. Nei Ringraziamenti introduttivi, Joan si rivolge con gratitudine a tutti coloro che sono stati disposti a raccontarle le loro storie “angeliche” e a lasciargliele pubblicare, nonché a quelli che l’hanno aiutata nelle sue ricerche sugli angeli, contribuendo tramite video e informazioni dettagliate e tecniche.
Se alcune storie mi lasciano francamente un po’ perplessa, e l’intervento divino sembra frutto più di un sesto senso o di una forte volontà personale, altre mi hanno commossa profondamente, qualunque sia il modo, spirituale o meno, in cui le si desideri vedere.
È molto bella, ad esempio, la storia, poi divenuta famosa in tutto il mondo, di Duane Miller, pastore anziano della prima chiesa battista di Brenham, che nel 1990 perse completamente la voce a causa di una brutta malattia alle corde vocali che gli impedì, tra l’altro e per lungo tempo, di esercitare il suo mestiere di predicatore. Profondamente provato nello spirito, ma ancora con un lumicino di fede acceso in fondo al cuore, Duane si sottopose a un lungo peregrinaggio tra medici e ospedali, e a tutta una serie di cure, che però non dettero alcun esito. Gli esami strumentali dimostrarono, presto o tardi tutti, che sarebbe divenuto completamente muto.
“All’epoca, a causa della rara malattia, era diventato un caso celebre. A un convegno in Svizzera, specialisti provenienti da tutto il mondo, esaminarono alcune foto della sua gola. «Fin dall’inizio, ogni fase della malattia era stata registrata e documentata come al rallentatore», spiega Duane, «perché ogni volta che mi visitava un nuovo medico, mi infilava la sonda in gola e fotografava i cambiamenti, in particolar modo l’aumento del tessuto cicatriziale.» Era come se Dio desiderasse che tutto fosse registrato ufficialmente.”
Dopo tre anni di dura lotta, nel 1993 Duane, che sa di essere destinato a restare muto, riprende a tenere qualche sporadica lezione di catechismo in chiesa: gridando a pieni polmoni, e con l’ausilio di un microfono, è ancora in grado di farsi sentire flebilmente, se si presta molta attenzione alle sue parole. Come sempre, le lezioni vennero registrate. Il 17 gennaio, Duane si trovò a recitare il Salmo 103:
“Egli perdona tutte le colpe Guarisce tutte le tue malattie;”
e la sua voce tornò improvvisamente chiara e forte.
Dopo la sua miracolosa o comunque inspiegabile guarigione, il pastore venne di nuovo visitato svariate volte, e tutte le foto scattate alla sua gola dimostrarono una totale assenza di cicatrici sulle corde vocali che appaiono lisce e sane come se non fosse successo nulla. I medici restarono senza parole, e Duane Miller offrì la sua testimonianza di fede e di felice guarigione nel suo libro Out of the Silence.
Altre storie sono meno eclatanti, ma dimostrano comunque e sempre che, spinti da uno spirito cristiano, a volte gli uomini sanno superare limiti e paure per accorrere in aiuto degli altri. Come, ad esempio, la storia di un pompiere che esce miracolosamente illeso da un incendio devastante dopo aver salvato la vita a molte persone, o quello di una coppia che ha messo a repentaglio la sua vita per estrarre una giovane donna dalle lamiere della sua auto incidentata esattamente un istante prima dell’esplosione della macchina.
Comunque si vogliano vedere le cose, sembra dirci la Anderson, la forza della fede, o dell’amore, come preferite chiamarla, può smuovere le montagne e far compiere a semplici uomini gesti eroici. Questo, il messaggio ultimo che resta dopo la lettura del libro. Al dì là del credo o delle convinzioni personali, è un bel messaggio che rimette in pace con se stessi. E talvolta col mondo. Perché le buone azioni possono essere contagiose. E gli angeli esistono davvero. Altrove o anche sulla terra anche se, talvolta, “travestiti” anche da “semplici” pompieri.
E voi? Avete mai avuto modo di leggere libri della Anderson o simili?…
Personalmente, mi sento di consigliare questo libro a chi è in cerca di consolazione e pace interiore, specie dopo la perdita di una persona amata.
Vi abbraccio, Greta