Edoardo Leo a me piace tantissimo come attore, e anche come regista devo dire, quindi appena ho visto che sarebbe uscito su Netflix un nuovo film che lo vede protagonista mi sono subito incuriosita. Il film in questione, di cui vado a parlarvi (anzi scrivervi) oggi si intitola Era ora, del 2022, diretto da Alessandro Aronadio.
È una commedia sentimentale che definirei agrodolce, ma di quelle che alla fine ti lasciano appagato, anche se non va come ti saresti aspettato. E questo è positivo, perché non ha un finale scontato.
Ma veniamo alla trama: Dante – interpretato da Edoardo Leo – è un uomo che vive una relazione felice ed appassionata con Alice – interpretata da Barbara Ronchi. I due fidanzati convivono da poco, ma sono molto affiatati. Lei è affascinante, estroversa, un’artista che per lavoro fa l’illustratrice di libri per bambini, guadagnando poco o niente. Lui sente la responsabilità di dover provvedere al benessere economico della famiglia, visto anche il pessimo esempio avuto dal padre, che ha abbandonato la famiglia, e da cui cerca di discostarsi con tutte le forze. Questo lo porta a buttarsi a capofitto sul lavoro, convinto che, una volta raggiunta una certa stabilità, potrà godersi il tempo con Alice, ma perdendosi molti momenti, tra cui la sua festa di compleanno a sorpresa.
La mattina dopo il suo quarantesimo compleanno però accade una cosa sconvolgente: quando si sveglia, trova Alice con il pancione, al quinto mese di gravidanza, e scopre che dalla sera prima è passato un anno. Così cominciano questi salti temporali di dodici mesi, dove si ritrova in situazioni a lui sconosciute. Si sveglia padre di una bambina, Galabriel, poi si ritrova in terapia di coppia perché Alice si sente trascurata da lui, e va avanti così per otto anni, in cui la vita gli scorre via dalle mani senza che lui si goda un solo giorno, se non quello di ogni suo compleanno. In questi anni, che per lui sono giorni, cambiano molte cose, e anche se lui cerca di recuperare il rapporto con Alice, si rende conto che per la sua ossessione per il raggiungimento di obiettivi sbagliati (soldi e carriera), ha perso la cosa più importante: il tempo, da trascorrere con la sua famiglia.
Ovviamente non vi dico come si conclude perché merita di essere visto. Io sono rimasta incollata fino alla fine, provando tenerezza e anche tristezza per questo personaggio intrappolato in una spirale temporale che sembra senza uscita.
Il messaggio del film è chiaro: il tempo è il bene più prezioso che abbiamo, e non dobbiamo mai dimenticarlo, o sprecarlo nell’intento di raggiungere spasmodicamente un obiettivo che ci allontana da momenti che invece meritano di essere vissuti.
È evidente che Era ora strizza l’occhio a film come The family man (che adoro!), ma qui il protagonista non vive una vita alternativa, ma la sua realtà, solo che lui di questa vita non ne sa praticamente nulla, se non quello che vede o che gli viene detto.
Se avete voglia di un film originale, ben recitato e che vi tenga incollati allo schermo, vi consiglio caldamente Era ora, credo che non ne resterete delusi.
Se invece l’avete già visto, fatemi sapere cosa ne pensate, qui sotto nei commenti.
Un grande abbraccio, Clara
Grazie come sempre. Mi hai invogliato a vederlo.
Linda
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Grazie a te Linda, spero che ti piacerà. Fammi sapere quando l’hai visto, sono curiosa 🤗 Un abbraccio, Clara
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L’ho visto anch’io, col mio ingegnere, su consiglio di Clara, e mi è piaciuto molto!
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