Ma che bello che è questo libro!
Come spesso mi accade, mentre leggo i romanzi di JoJo Moyes,non posso fare a meno di ripetermi e dire a mio marito, alla mia sorella tarocca, e a tutti, quello che provo! Un po’ perché amo la scrittura di questa autrice, un po’ perché non sbaglia mai un colpo: ogni libro che scrive, come quest’ultimo appena uscito, La mia vita nella tua, è sempre meraviglioso.
Questa poi è una storia di amicizia tutta al femminile, e le protagoniste sono pennellate in modo così poliedrico ma preciso,che non si può non restare incantati da questo variopinto mondo di donne diversissime ma con una cosa in comune: la solidarietà l’una per l’altra. Che non è mai scontata ma conquistata, e quindi ancora più bella. E alla fine, niente, ci si diverte e ci si commuove. E si resta col fiato sospeso per i numerosi colpi di scena! Che volere di più?
Nisha è una bella donna, ricca e viziata. Americana, è in trasferta a Londra per seguire come sempre il marito Carl durante un viaggio di lavoro. Nisha ha speso l’intera vita ad accontentare Carl, un facoltoso magnate, costringendosi a una dieta durissima, lunghe sessioni di ginnastica e vestiti aderenti e provocanti per paura di non piacergli più. Arriva perfino a rinunciare al figlio adolescente che, confuso e depresso, viene mandato in collegio dal padre che non ne vuole sapere di lui perché è gay.
Sarà proprio dopo una delle sue estenuanti giornate in palestra, che Nisha scambierà il suo borsone blu con quello più dozzinale ma simile di un’altra donna, Sam.
Sam è in un momento cupo della vita: vede gli anni avanzare malamente, il marito è molto depresso dopo la morte del padre e la perdita del suo impiego, si sente un fallito e trascorre le sue giornate sul divano. Come se ciò non bastasse, la sua affezionatissima migliore amica Andrea ha un grave tumore, e il suo capo la sottopone a un mobbing sfrenato.
Tutto inizia a cambiare quando Nisha si ritrova chiusa fuori dalla suite dell’hotel dove il marito si rintana con la giovane amante/segretaria, col conto bloccato e senza vestiti né soldi se non quella misera borsa da palestra che scopre contenere solo abiti dozzinali e un paio di scarpe grosse e mezze sformate. In preda al panico, cercherà in tutti i modi di raggiungere Carl e ottenere almeno in parte quello che le spetta, ma verrà sempre rimpallata dalla sicurezza e le sue telefonate cadranno nel vuoto… A salvarla è Jasmine, una donna povera ma dal cuore d’oro, che la aiuta a lavorare come cameriera ai piani proprio nell’hotel dove alloggia il marito, e arriva perfino ad ospitarla nella minuscola casa che divide con la figlia adolescente.
Sam intanto, uscita dalla palestra, per non andare al lavoro con le infradito, si vede costretta a infilare le scarpe di Nisha: un vistoso paio di Louboutin rosse col tacco alto. E scopre che anche solo un paio di scarpe o una giacca Chanel possono farla sentire diversa e forse in qualche modo cambiarle la vita.
Saranno proprio le scarpe col tacco che il marito vorrà incomprensibilmente come merce di scambio per restituire a Nisha una parte dei suoi diritti.
Solo che le scarpe sono misteriosamente scomparse! Le quattro donne allora uniscono le forze per recuperare le Louboutin e aiutare Nisha a riprendersi la sua vita.
Ce la faranno? E come uscirà Sam dal periodo buio che sta attraversando?
In questo libro, dove gli uomini sono importanti ma parte dello sfondo, perfino quando romanticamente coinvolti, le soluzioni non possono che venire dal potere dell’amicizia tra quattro donne a loro modo straordinarie, che riescono ad aiutarsi l’un l’altra proprio perché sanno mettere il bene di ciascuna amica davanti al proprio. La mia vita nella tua è davvero un bellissimo libro, ve lo consiglio! Ed è una lettura piacevole anche per gli uomini, perché da Io prima di te in poi, la Moyes dimostra di saper navigare molto bene anche nell’universo maschile, con grandi doti di immedesimazione e tanta fantasia! Garantito.
E voi? Avete letto quest’ultimo libro di JoJo Moyes? Cosa pensate di lei come scrittrice? Oggi più che mai, sono curiosa di leggere i vostri commenti!
Un abbraccio, Greta