5 casi per una GHOSTWRITER – parte I – ALICE BASSO

Cari lettori, pochi mesi fa è uscito il terzo libro della serie di gialli di Alice Basso, una scrittrice che adoro, ambientati nel periodo del fascismo, e incentrati sul personaggio della bellissima e acuta Anita. Per l’occasione, più avanti vi proporrò gli articoli sui primi due volumi e poi sul terzo che, ovviamente, non potevo perdermi!!!

Chi mi conosce, infatti, sa che, qualche Natale fa, ho avuto un grande colpo di fulmine dei miei. Trattasi ovviamente di libri, e non di uomini!

Anzi, a dire il vero, di due donne, la scrittrice Alice Basso e la sua Ghostwriter Vani Sarca, irriverente e deliziosamente cinica e fuori dai canoni classici. Spesso, Vani si ritrova incastrata in mezzo ai crimini più efferati che vanno a intrecciarsi ai suoi romanzi scritti sotto falso nome. Per chi volesse approfondire questa spassosa serie di Alice Basso, ripubblichiamo i tre articoli che riguardano i 5 libri su Vani. Il primo è incentrato sulla serie in generale e sulla sua scrittrice. Il secondo si concentra sui personaggi, mentre il terzo articolo offre una mappa veloce dei cinque volumi per orientare i lettori.

Di seguito, vi riproponiamo intanto il primo articolo. Buona lettura!


A Francesca, che mi ha presentato Vani…  

Decisamente questa nuova scrittrice emergente, Alice Basso, mi piace tanto! E mi piace tanto la sua protagonista: una ghostwriter sopra le righe che veste come un pipistrello, ama i libri e la letteratura sopra a ogni altra cosa, si esprime liberamente, beve whisky e vive in completa autonomia, convinta di non aver bisogno di nessuno, almeno fino a un certo punto…

Quando la mia amica Francesca, appassionata di gialli come e più di me, mi ha regalato il primo romanzo della serie, L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, non ne avevo mai sentito parlare, né di questo romanzo né della sua scrittrice. Poi, conquistata dalla lettura, mentre ancora leggevo quello che avrei scoperto essere solo il primo libro basato sulla storia dell’originale ghostwriter Vani Sarca, le ho scritto un messaggio per ringraziarla di avermi “presentato” Vani, che tra l’altro mi ha tenuta in buona compagnia in un periodo non facilissimo. Francesca mi ha subito risposto informandomi che i libri già scritti dalla Basso sulla sua Ghostwriter sono ben cinque! Per me, quando succedono queste cose, è un po’ come vincere alla lotteria. Ciliegina sulla torta: i quattro libri successivi c’erano tutti nella biblioteca del mio paese ed erano disponibili, appena e provvidenzialmente rientrati da un prestito. Se non è fortuna questa!… E così, nel giro di due settimane li ho trangugiati, complice la mia proverbiale insonnia, e adesso mi prudono le dita dalla voglia di parlarvene nel dettaglio. Non so da dove iniziare. I personaggi, magnifici e insoliti, e per questo così appassionanti? Le trame dei cinque libri? La struttura di ciascun volume? Quello che mi è piaciuto di più e quello che mi ha conquistata di meno?… Mi sa che mi conviene fare un respiro profondo e andare con ordine, in modo da permettervi di seguirmi e, magari, avere una mappa il più chiara possibile se avete anche voi intenzione di addentrarvi nella lettura di questi romanzi di cui vi raccomando caldamente di seguire, leggendoli, l’ordine cronologico in cui sono stati scritti.

LA STRUTTURA dei cinque libri (2015-2019, maggio)

Ciascuno dei romanzi contiene un giallo, un’avventura investigativa che ha un inizio e una fine all’interno del libro stesso. Da questo punto di vista, quindi, i libri si reggono in piedi da soli, anche letti singolarmente e in ordine casuale.

La storia della Ghostwriter protagonista, al contrario, si dipana lungo i cinque romanzi, e ogni libro resta quindi col finale aperto per riprendere, all’inizio di quello successivo, il filo del racconto ambientato sempre pochi giorni dopo la fine del precedente volume. Numerosi flashback, però, ci raggiungono durante la lettura per darci ragguagli sull’infanzia e l’adolescenza di Vani Sarca e degli altri personaggi, mettendo così in luce caratteri e caratteristiche, motivazioni e scelte che hanno portato i personaggi – di cui si popola, poco a poco e sempre di più il mondo della protagonista, – a formarsi così come sono. Confesso che qualche volta i flashback sono anche troppi, e spezzano un po’ il filo del racconto. D’altra parte, senza perderemmo di vista molti elementi interessanti e, soprattutto, avremmo una comprensione molto più superficiale e standardizzata dei personaggi.

ALICE BASSO

Milanese, vive vicino a Torino ed è nata nel 1979. Lavora da tempo per diverse case editrici come redattrice, editor e traduttrice. L’idea di ambientare la sua serie in una casa editrice le viene, perciò, gioco forza ispirata dalla sua vita e dalla voglia di raccontare “il mondo dei libri da dietro le quinte”. “È un ambiente spassoso e molto variegato… così mi serviva una protagonista da far muovere in questo ambiente”, racconta in un’intervista che si è svolta ad Alba, nel gennaio del 2019, prima di un caffè letterario dove è invitata a presentare i personaggi del suo ultimo libro (al tempo il quarto della serie). Nel corso dell’intervista svelerà anche che inizialmente la sua Vani doveva essere “un’editor come me, ma poi ho avuto una folgorazione e mi è venuto in mente il ruolo del ghostwriter, ossia di quello scrittore che scrive libri che vengono firmati da qualcun altro” alle prese, anche, con la soluzione di misteriosi casi investigativi. 

Avendo un lavoro a tempo pieno, Alice scrive ovunque e nei ritagli di tempo. Si definisce una “logorroica della scrittura”, e buona parte del suo lavoro è “di forbici”. Si impegna a fondo per ottenere lo “stile sarcastico” che funziona così bene nei suoi libri. 

La serie su Vani Sarca si fermerà al quinto libro e non ci sarà un seguito. Alice Basso, infatti, dichiara di odiare le serie troppo lunghe, anche in TV. “A me piacciono le serie corte, compatte, con un capo e una coda”. Inoltre, per nostra fortuna, ha molti altri progetti in testa…

Alice assomiglia non poco alla sua protagonista e alla sua Morgana (che tra poco, nel prossimo articolo, conosceremo): oltre a svolgere un lavoro che ha molte similitudini con quello di Vani, scrive canzoni e canta con un paio di rock band, suona il sassofono, ama appassionatamente i libri e la sua professione ma, come Vani, odia cucinare e guida male. 

La sua scrittura è molto affascinante: articolata e ricca, a volte sboccata, mai volgare per davvero. Utilizza numerose citazioni letterarie: si desume fin dalle prime pagine che è una lettrice compulsiva e che, per quanto riguarda la conoscenza della letteratura, è un “pozzo senza fondo” proprio come Vani. Si avvale delle sue conoscenze letterarie anche in fase investigativa, tirando in ballo romanzi di ogni genere ed epoca da Piccole donne ad Agatha Christie a Ian Fleming. Adora soprattutto leggere e scrivere gialli. 

Raffinata anche quando brutale, Alice Basso prende per mano il lettore e lo accompagna, attraverso la voce narrante principale, quella di Vani, nella comprensione dei meccanismi mentali che guidano la protagonista nell’afferrare al volo personaggi e situazioni con intuito infallibile. Talvolta eccede, perfino, nel riassumere qui e lì, i passaggi o il volume precedente, colta forse dal timore che i suoi lettori si siano persi per strada e fatichino a seguirla. Tutto questo è molto utile, però, per chi si trovasse a leggere i volumi della serie non nella giusta sequenza, perché, in questo modo, ogni libro si può leggere anche da solo. Resta, lo ribadisco, il fatto che comunque è un peccato non leggerli nel giusto ordine perché, se si decide di non seguirlo, si perde molto rispetto al fascino e all’immedesimazione nella storia principale di Vani col commissario Berganza. 

Vi do appuntamento al prossimo articolo per farvi conoscere più da vicino i personaggi principali di questa serie, tutti straordinari e sopra le righe ma anche, in ultima istanza, simpatici!

E voi? Conoscevate già questa scrittrice?

Un abbraccio e a mercoledì prossimo con il seguito,Greta

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