Chi non ha mai visto Voglia di tenerezza alzi la mano e alzi la mano chi non ha mai pianto, con Voglia di tenerezza.
Subito a smentire quello che ho detto nell’articolo su Fabio Volo, poco tempo fa, – ma il bello delle idee è che si possono sempre cambiare… – arriva un film potente e intenso con due grandi attrici: Shirley MacLaine, nel ruolo dell’eccentrica madre Aurora – inarrivabile – e Debra Winger semplicemente deliziosa nel ruolo della figlia più dimessa ma, a suo modo, indimenticabile.
Ecco, uno di quei casi, rari a dire il vero, in cui il film è talmente bello da prevaricare la fama del romanzo e il suo ricordo.
Resta, naturalmente, il merito a Larry McMurtry di aver costruito un libro tenero e insieme solidissimo, spina dorsale e spunto caratteriale per un film che attraverso i decenni è sempre attuale e nel contempo deliziosamente fuori dal tempo e dai cliché. Resta che Larry McMurtry per il cinema ha scritto molto, tanto, e che Hollywood gli sta cucito addosso come una seconda pelle. (Giusto per ricordare citiamo i film Hud il selvaggio e L’ultimo spettacolo). Resta, tuttavia, che il film è un capolavoro del suo genere, che il libro se l’è in qualche modo e addirittura divorato, non sconvolgendolo ma passando al di là e forse, mi perdonino i filologi, al di sopra.
Lasciando in sospeso i giudizi di valore, che in genere come qui non amo, si può comunque dire tranquillamente, senza tema di smentite, che questo è e sarà sempre un grande classico del cinema drammatico, che ha nella sua valenza strappalacrime il suo contraltare proprio in quella leggerezza improvvisa e delicata che lo avvolge e lo sostiene, in quel personaggio straordinario che è Aurora e che non si può fare a meno, a conti fatti, di amare, nonostante tutto. Così come non si può fare a meno di piangere, alla fine. Nonostante tutto. Mentre un sorriso fa già capolino. Come avviene durante tutto il film.
E voi? Avete letto il libro Voglia di tenerezza? Vi è piaciuto di più il film o viceversa? Cosa ne pensate?
Greta