Una “Fabbrica di cioccolato” per l’Epifania

Durante il periodo delle feste è bello poter tornare bambini; godersi l’atmosfera natalizia, le luci sfavillanti, fare l’albero di Natale, rivedere i vecchi film che ci hanno accompagnato per tutta l’infanzia, e perché no, concedersi qualche stravizio mangereccio. Domani sarà il 6 gennaio, “l’Epifania che tutte le feste porta via”, e la sottoscritta, all’età di 45 anni, per l’Epifania aspetta ancora la calza piena di dolci appesa sulla cappa della cucina! Devo dire che sono molto fortunata ad avere ancora accanto qualcuno che si prende la briga di farmela trovare, ovvero mio papà.Questo giorno così allegro e zuccherino mi fa sempre pensare a un film in particolare: Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato.

Uscito nel 1971, è diretto da Mel Stuart e interpretato dal formidabile Gene Wilder, ed è ispirato al romanzo La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl.

Per quei pochi che non lo conoscessero, si tratta di un film musicale: la storia di Charlie Buchet (interpretato da Peter Ostrum), un bambino buono e molto povero, che sogna di trovare il bigliettodorato che permette a cinque persone in tutto il mondo di poter entrare nella misteriosa fabbrica del cioccolato di Willy Wonka. L’impresa sembra disperata, i biglietti si trovano dentro alle confezionidel cioccolato Wonka che va subito a ruba, però, all’ultimo secondo, con un colpo di fortuna, Charlie riesce a trovare l’ultimo dei tanto ambiti lasciapassare e, accompagnato da nonno Joe, può prendere parte all’evento più atteso di sempre.

Ad accogliere i cinque fortunati bambini con i loro accompagnatori, ci sarà l’eclettico ed eccentrico Willy Wonka (Gene Wilder), che farà loro da cicerone nei vari settori dell’immensa ed incredibile fabbrica, insieme ai suoi bizzarri aiutanti, gli Umpa-Lumpa.

Lì dentro è tutto commestibile, ci sono fiumi di cioccolato, alberi di zucchero e ogni tipo di ghiottoneria. I bambini ne restano incantati ma, uno dopo l’altro, si lasciano prendere la mano finendo nei guai. L’ingordo Augustus cade nel fiume, incastrandosi poi nel condotto di aspirazionedel cioccolato, l’indisponente Violet diventa viola e si gonfia come un mirtillo dopo aver assaggiato senza permesso una gomma da masticare ancora da perfezionare, la viziatissima Verusca, durante un capriccio per avere un’oca che fa le uova di cioccolato d’oro, finisce nello scivolo dei rifiuti, el’avventato Mike, provando su di sé un’invenzione che permette di trasformare le immagini del televisore in oggetti reali, rimpicciolisce. L’unico incolume è Charlie. Il bambino si dimostra il meno avido, tanto che rinuncerà persino al prezioso “Succhia succhia che mai si consuma”, donato da Wonka all’inizio del tour. Questo gesto porterà il cioccolataio a prendere una decisione che glicambierà la vita.

Credo che almeno una volta tutti i bambini dovrebbero vedere questo film, perché dà insegnamenti sempre validissimi e molto attuali, e poi fa sognare!

Le musiche, scritte da Leslie Bricusse e Anthony Newley, sono veramente belle, infatti la colonna sonora ha ricevuto una nomination agli Oscar.

Nel 2005 è uscito il remake, diretto da Tim Burton ed interpretato da Johnny Depp, ma io sono talmente affezionata all’originale che non l’ho apprezzato, per nulla! ;D Ora aspetto di vedere il prequel, che si intitolerà Wonka e uscirà nel 2023. Da quanto ho letto dovrebbe raccontare la storia di Willy Wonka prima dell’apertura della fabbrica, e del suo incontro con gli Umpa-Lumpa. Mi incuriosisce soprattutto vedere come lo interpreterà Timothée Chalamet.

E voi ricordate questo film? Siete nostalgici come me e lo rivedete sempre volentieri, o non fa per voi? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto.

Vi auguro una serena Epifania, con affetto, Clara

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