I ricordi di Greta:
- Per me il Natale è sempre stato il periodo più bello dell’anno, ed è ancora così. Adoro ogni più piccola cosa, legata al Natale, dai profumi, al presepe, all’albero, alle canzoni, ai regali, al calore che si respira nell’atmosfera. È una sensazione di pace e di gioia profonda che mi porto dietro fin da bambina e che mi assale ogni anno, a dicembre, mescolata alla nostalgia per chi non c’è più ma anche piena di amore per tutto quello che ho ricevuto da quegli angeli che, sono sicura, ci guardano e ci proteggono dall’alto. Ecco, per me, a Natale, è come se gli angeli fossero più vicini alla terra, e mi sembra di poter sentire il loro respiro consolatore. Come potrei, quindi, non essere felice, a Natale?!
Ma vediamo i ricordi più nel dettaglio.

- La Vigilia strepitosa che preparava mamma, a casa nostra, per tutti. Nonostante finisse con la recita il giorno prima, – quelle recite bellissime e faticose che sapeva creare come una magia (altro ricordo natalizio indimenticabile) – non era mai troppo stanca: si alzava, come sempre, alle cinque, e tirava a lucido tutta la casa. Poi insieme finiamo l’albero – il presepe, quando poteva, lo faceva il papà, e più era grande meglio era… – facevamo le spese, riempivano enormi cesti di frutta secca e torroncini, e cominciavamo a preparare le leccornie per la cena: tartine al salmone, datteri ripieni al mascarpone, gamberetti, tagliolini e tante altre cose buone. Verso le nove di sera arrivano i parenti pieni di cibo, pacchetti e allegria, e come d’incanto la stanchezza se ne andava, mamma e papà erano bellissimi e, anche se per loro era la giornata più lunga e faticosa dell’anno (spesso il papà non riusciva a chiudere il negozio prima delle nove), erano felici e pronti ad aspettare la mezzanotte con noi, eleganti e gioiosi come e più di tutti. Oggi, io e mia sorella, cerchiamo di tenere viva la stessa tradizione, per le bimbe e anche per tutti noi…

- I regali dispensati dallo zio Gaetano, dopo la mezzanotte, raccolti a caso da una grande catasta sotto l’albero, a casa nostra, e distribuiti, uno per uno, accompagnati dal suo solito, proverbiale umorismo. Spesso erano piccoli doni, anche solo una marmellata fatta in casa, dei biscotti, una sciarpa, ma che gioia riceverli e ancora di più farli! E quante risate grazie alle trovate dello zio! Era un momento buffo e tenero insieme, come lo sono spesso le cose migliori nella vita!

- Svegliarci la mattina e trovare i regali di Babbo Natale preparati con cura dalla mamma e il papà alle tre di notte, quando dormivamo da un pezzo. Ecco, era la cura, a renderli speciali, l’amore con cui venivano sistemati già scartati, in composizioni creative e natalizie. E la gioia grande dipinta sul viso dei nostri genitori e della nonna. Per loro, avrei voluto far finta di credere a Babbo Natale per sempre. Per non perdermi mai quella meraviglia di vederli tornare bambini felici. I regali erano il meno. Ad essere grande e sacro era il miracolo che si compiva ogni mattina di Natale. C’era perfino un profumo speciale, nell’aria, che non mancavo mai di sentire. E che sento ancora.

- I film “storici”, visti tutti insieme, pigiati tra il divano e le sedie, nel televisore a colori degli zii (il nostro è stato per molto tempo in bianco e nero e mezzo rotto. Prendeva più o meno solo la Rai). La vita è meravigliosa, Il piccolo Lord, Scrooge, Piccole donne, ma anche i classici di Hollywood che riproponevano sempre sotto Natale: Tutti insieme appassionatamente, My Fair Lady, Cantando sotto la pioggia e molti altri. Ancora oggi, quei film mi fanno tremare di emozione, di piacere puro e di ricordi dolci e belli…
I ricordi di Clara:
- Da bambina, di solito, prima e durante le feste natalizie mi ammalavo; la maggior parte delle volte era otite, quindi ero piuttosto sofferente. La cosa che ricordo con più affetto sono i pacchettini che spuntavano durante il giorno della Vigilia di Natale, quindi non convenzionali, visto che di regola li aprivo sempre la mattina di Natale appena sveglia. Non importava cosa contenessero, a me davano tanta gioia e mi risollevavano il morale. Grazie Babbo Natale!

- Le cene e i pranzi in famiglia, ordinaria e non. Ho avuto la fortuna di avere tre famiglie durante la mia infanzia: i parenti di mamma, quelli di papà, e gli amici dei miei genitori, nonché miei padrino e madrina, con le loro figlie, che per me sono come sorelle maggiori. Ho sempre adorato passare le feste con le persone che amo, e anche abbuffarmi di leccornie!

- Dare i regali di Natale. Questo è un ricordo più fresco, legato agli ultimi anni, da quando, cioè, ho iniziato ad occuparmi io dei regali da fare ad amici e parenti. Adoro pensare a cosa potrebbe piacere loro, inizio già a settembre a stilare la mia lista da brava Babba Natale! Mi dà una grande felicità, quasi più che riceverli (quasi).

- – I film di Natale, quelli che, anche se li conosci a memoria, non ce la fai a non guardare per l’ennesima volta! A partire da piccole donne, passando per Mamma ho perso l’aereo, La vita è meravigliosa, il Grinch e chi più ne ha, più ne metta! Ricordo molte piacevolissime vigilie di Natale in compagnia di Greta e uno o più di questi film.

- Le canzoni di Natale, soprattutto quando impacchetto i regali. Riempiono la casa di uno strano calore impalpabile, che fa bene al cuore, almeno per me è così. Quella che mi commuove sempre è Have yourself a merry little Christmas, nella versione di Frank Sinatra, ma anche in quella più moderna di Sam Smith. Ma è solo una delle tante canzoni a cui sono molto affezionata.

Ora, se vi va, fateci partecipi dei vostri ricordi più belli legati al Natale, ci farebbe davvero molto piacere.
Vi facciamo i nostri migliori auguri per un sereno Natale! Con tanto affetto, Greta e Clara

Grazie di aver condiviso questi ricordi, sono stupendi e riscaldano il cuore. Tanti auguri di Buon Natale . Un abbraccio, Fabio.
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Grazie a te, a voi, che ci leggete anche in questo giorno speciale! Aspettiamo i vostri ricordi, se vi va ❤️🌟🌲
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