La prima volta ho visto Allacciate le cinture al cinema e mi è piaciuto da impazzire, poi l’ho rivisto in TV e l’ho capito meglio, amato ancora di più. Sì, perché la trama non è semplicissima da seguire: Elena – Kasia Smutniak (davvero bravissima, molto al di sopra delle mie aspettative!), fidanzata con Giorgio, perde la testa, corrisposta, per Antonio – Francesco Arca, il nuovo ragazzo della sua migliore amica, un uomo opposto a lei, al suo modo di essere. In comune hanno solo l’amore, che forse non basta ma qualche volta sì, e Antonio, di fronte alle vere difficoltà della vita, potrebbe anche stupire Elena e tutti noi…
Il film, del 2014, è stato nominato per moltissimi premi, e ha vinto il Nastro d’argento sia per la migliore attrice protagonista che per la migliore attrice non protagonista: Paola Minaccioni commovente, buffa e intensa insieme, nell’interpretare una malata terminale con stile e originalità assoluta. Esce dalle righe volontariamente, e senza mai disturbare lo spettatore, riuscendo a costituire un polo opposto autoironico, e a tratti un po’ cinico, rispetto alla protagonista.
Questo piccolo capolavoro di Ferzan Ozpetek – che nonostante i delicati e talvolta drammatici temi trattati riesce a restare nell’ambito della commedia – viene riproposto questa sera, su Nove, alle 21.25.
