Anche di Fabio Volo ho tutta la collezione. Parlo del Fabio Volo autore di romanzi. Fabio Volo che seguivo prima a Le Iene, con interesse divertito, affascinata da quel ragazzotto non bello che però aveva un certo non so che che lo faceva spiccare in mezzo al gruppo. Fabio era irriverente, a suo modo affascinante e sapeva essere sempre diverso, rinnovarsi e sorprendere. Come ha fatto quando poi ha mollato la TV per il cinema, dimostrando di poter essere anche un bravo attore. Come ha fatto, alcuni anni fa, quando si è messo a scrivere libri.
Esco a fare due passi, il suo primo libro, edito da Mondadori nel 2001, è arguto, divertente, molto autobiografico e si beve in una serata. Quelli che sono venuti dopo sono romanzi più costruiti, alcuni – spesso solo apparentemente – altro da lui, ma comunque specchio di quell’evoluzione da ragazzino a uomo maturo che ha investito Volo portandolo a trasformarsi da allergico cronico ai legami in compagno fedele, padre, insomma adulto, in una parola.
Il giorno in più (Mondadori, 20007) si colloca circa a metà di questa evoluzione ed è, a mio parere, forse il suo romanzo più riuscito. Il protagonista – come sempre probabile alter ego di Fabio Volo – non è ancora pronto per i legami seri ma perde la testa per Michela, incontrata casualmente in tram; sa perdere la testa per una donna e restare fedele a un’idea. Senza alcuna garanzia, attraversa mezzo mondo per raggiungerla in America e provare a intrecciare con lei pochi giorni senza promesse e senza rimpianti. Per scoprire poi, magari, che i rapporti possono non essere sempre trappole o etichette e che l’amore, quello vero, può essere di per se stesso linfa e sostanza di giornate sempre diverse, o almeno di quel giorno in più di cui non si riesce proprio a fare a meno quando l’Amore, a sorpresa, arriva e ti travolge. Quando meno te l’aspetti.
Il film omonimo, tratto dal romanzo, è del 2011 (ma passato recentemente in TV), per la regia di Massimo Venier. Si era pensato di affidare a Volo anche la regia, ma poi parve sufficiente che il film fosse tratto da un suo romanzo e che a lui fosse affidato il ruolo principale. Qui ho avuto la conferma che Fabio, anche se in ruoli che assomigliano sempre a “se stesso”, a lui come uomo, – probabilmente, – sa essere anche un bravo attore. Senza pretese, certo, ma con poche sbavature e una certa intensità che coinvolge con leggerezza. E non è scontato. Qui ho avuto la conferma che, spesso, o quasi sempre, i film non sono all’altezza dei libri. Perfino quando, al film, ci ha lavorato qualcuno che il libro l’ha scritto.
Certo, il film si vede volentieri e diciamo che poi non ti viene da chiedere indietro i soldi del biglietto, però rispetto al libro manca di una certa scorrevolezza leggera, affatto diversa dalla superficialità, che te lo fa ingerire – sempre il libro, intendo, – e digerire più in fretta e volentieri. E, soprattutto, alcuni tratti, portati sullo schermo, risultano troppo marcati. Il personaggio di Michela è perfino troppo schivo e sospettoso e anonimo, a mio avviso. Il capo americano di Michela “ovviamente” diventa un piacione di bassa lega che ci prova con lei. Per non parlare della favolosa amicizia con l’amica Silvia, vero capolavoro relazionale della storia originale, amicizia delicata e insolita, banalizzata sullo schermo nel solito trita e ritrita di lei che ama lui di nascosto ed è gelosa ma non glielo vuole dire. La Silvia letteraria è invece perno e punto di riferimento della vita di Giacomo che, inizialmente, non è in grado di prendersi la benché minima responsabilità ma può, grazie al miracolo dell’Amicizia Vera, costruire e saper portare avanti il rapporto con Silvia che è più saggia, più profonda, più autentica di lui. Nell’amica Giacomo si specchia e tenta di risolversi. Ed è proprio attraverso quest’amicizia che scorgiamo lo spiraglio dell’evoluzione che potrà avere e avrà il protagonista. Grazie a Silvia.
Nel film, invece, l’amica è un po’ la solita sfigata. Un cliché. E questo non mi è piaciuto.Per il resto, comunque, ve lo consiglio. Il film, tutto sommato ma, soprattutto, il romanzo.
E voi? Avete letto i romanzi di Fabio Volo? Vi sono piaciuti? Quale di più? E questo, in particolare? Avete visto il film Il giorno in più? Che ne pensate?
A voi i commenti…
Greta.